Questa volta ad aprire il sipario del viaggio tra le filodrammatiche della Bassa Atesina, è la compagnia di Pineta di Laives. È stata fondata nel 1995 da Sergio Maccagnan, che è riuscito a coronare il suo sogno e creare una compagnia di persone di Pineta accomunate dal desiderio di divertirsi e far divertire.
“Nell’ottobre del 1996, davanti ad un notaio, è stato validato un atto costitutivo che ufficialmente sanciva la nascita del nostro piccolo teatro” spiega Angelo Torrice, attuale presidente del gruppo amatoriale pinetano. Da quella firma è partita l’intera attività amatoriale come la si conosce oggi, nonostante i documenti riportino l’esordio ufficiale nel maggio dello stesso anno, in occasione della rassegna Teatro in Castello. “Il tutto si è svolto all’interno del cortile di Castel Mareccio a Bolzano. In quell’occasione abbiamo avuto i primi incontri con il pubblico – rivela Torrice -. Da allora grazie all’attuale presidente dell’associazione cultura di Laives, Loris Frazza (al tempo anche consigliere dell’unione italiana libero teatro a cui siamo iscritti), siamo partiti e abbiamo fatto le nostre rassegne e rappresentazioni. Quest’anno stiamo programmando la ventiquattresima rassegna, che inizierà ad ottobre”.
Presidente, voi recitate in dialetto o in italiano? E quali sono le vostre “piazze”.
Recitiamo prevalentemente in italiano e per lo più nel vicino Trentino. Parlando di pubblico la differenza di partecipazione è notevole, perché la gente trentina ama e segue molto di più il teatro, soprattutto le commedie brillanti.
Come mai la meta è proprio il Trentino?
Ogni paesino ha la propria compagnia e il proprio bel teatro, che alcuni hanno ristrutturato o convertito inserendo anche il cinema. In una serata, sempre parlando di teatro amatoriale, si superano abbondantemente le 120 – 130 persone. Dalle nostre parti non si arriva a più di ottanta persone. E poi in trentino ci sono compagnie che dispongono anche di attori ragazzi, che è un po’ il sogno che abbiamo sempre avuto anche noi ma che non siamo riusciti a realizzare.
Avete vinto qualche premio?
Due prime posizioni e due volte la terza posizione in concorsi con la Cofas e in alcuni teatri singoli.
Abbiamo fatto anche spettacoli per beneficenza e siamo stati invitati due volte dall’associazione Dante Alighieri in Slovenia.
Quanti siete?
Con questa nuova commedia, la tredicesima che proponiamo, siamo undici attori più un tecnico luci e due simpatizzanti.
Quali sono i vostri cavalli di battaglia?
“Apri tu per favore”, di Sergio Marolla: l’abbiamo interpretata un’ottantina di volte. Poi c’è “Menomale che oggi è venerdì” e poi la commedia che abbiamo attualmente in cartellone: “Mezzanotte e un minuto”. Agli inizi avevamo proposto “Non tutti i ladri vengono per nuocere”, un atto unico di Dario Fo. Ci siamo divertiti molto e abbiamo deciso di andare avanti.
Autore: Daniele Bebber