“Be the change you want to see in the world”

Rubriche | 15/7/2021

Ovvero: sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. Questa frase, attribuita al mahatma Gandhi, racchiude una grande verità. Il cambiamento fa paura alle persone che non sono capaci di cambiare cominciando dalla propria specifica situazione personale.

Per far riflettere e poi metter mano a un autentico cambiamento le Nazioni Unite hanno istituto per il 18 luglio il Mandela Day. Una giornata dedicata in particolare ai diritti umani e al loro riconoscimento per tutte le donne e gli uomini in ogni angolo del pianeta. Il messaggio è chiaro: non è sufficiente aspettare che i governi, i parlamenti, le assemblee internazionali emanino norme per correggere le situazioni di ingiustizia. È certamente necessario, ma non basta. Ogni donna, ogni uomo hanno già ora la capacità e la responsabilità per cambiare il mondo in meglio. Cominciando da se stessi.
Il 18 luglio (1918) nacque in un villaggio del Sudafrica Nelson Mandela, un uomo che dedicò 67 anni della sua vita a cambiare le cose in meglio. Per questo in occasione del Mandela Day si propone, tra altre iniziative, di dedicare 67 minuti del proprio tempo (come gli anni di Mandela) “agli altri, al mondo, al bene comune”.
Quest’anno attraverso i social è stato lanciato un hashtag – #ActionAgainstPoverty – che fa riferimento a quanto si può fare per combattere gli effetti della pandemia sulle persone in situazione di povertà. A Bolzano anche il Centro per la pace (Caritas e Comune) propone una serie di iniziative.
“Si può cambiare solo se stessi. Sembra poco ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione”. Parola di Vasco. Nelson Mandela, in un discorso del 1994, affermava: “Nelle tue mani c’è la possibilità di rendere il mondo un posto migliore”. È questo lo spirito della giornata che, partendo dall’esperienza sudafricana, si ripete in diversi paesi ogni 18 di luglio.
Come dice la vecchia canzone: Change yourself to change the world.

Autore: Paolo Bill Valente