Nel 1759 sull’area di piazza della Mostra dove prima sorgeva il complesso architettonico dei conti Liechtenstein, ormai ridotto in rudere, Franz Anton Pock decide di costruire un nuovo manufatto. L’intuizione sarà geniale ed innovativa.
A Bolzano erano innumerevoli gli alberghi presenti, sorti sin dall’epoca medievale per fornire servizi a vari livelli, in primo luogo a commercianti, forestieri ed avventori di passaggio che giungevano in città.
Pock decide di alzare il livello dell’offerta: la nuova costruzione doveva poter offrire tutti i comfort e i pregi di una residenza nobiliare di quell’epoca a nobili, ricchi commercianti, cardinali ecc.
Il progetto venne affidato all’architetto Christian Aigentler, il quale sviluppò una pianta ad L sul sedime del precedente edificio. La facciata esterna è ridondante con tutti gli stilemi dell’architettura rococò, nei quali stucchi, intonaci, portali e ferri battuti si intrecciano con i motivi del rochei e foglie di acanto.
La sfarzosità dell’edificio ben si confaceva con le nobili residenze adiacenti di palazzo Menz e Campofranco. La nuova struttura alberghiera registrò ben presto la presenza di ospiti illustri. Fra questi, l’arciduca Giuseppe d’ Austria nel 1765, papa Pio VI nel 1782, Johann Wolfgang Goethe nel 1786, Johann Gottlieb Herder nel 1788 e l’imperatore Francesco I nel 1822. Denominato inizialmente “zum blauen Bock”, dopo la visita imperiale a partire dal 1830 l’albergo venne ribattezzato “zum Kaiserkrone”(alla corona imperiale). Nel 1804 venne dipinta la volta dell’atrio di ingresso, nel 1805 l’edificio venne arricchito, nel giardino interno, con il teatro opera dell’architetto roveretano Andrea Caminada. Il teatro, il primo della città, della capienza di 800 posti, restò in funzione fino al 1905, sostituito dal nuovo Teatro Civico. La parte sul lato sud, in via della Posta, verrà modificata con la realizzazione dell’edificio della Rinascente (poi Upim) nel 1928, ad opera degli architetti Amonn e Fingerle, dove verranno ricavati anche gli spazi per ospitare il famoso “Cinema Centrale”.
Palazzo Pock costituisce il prototipo degli alberghi di lusso che verranno realizzati a Bolzano nel corso dell‘800 e del ‘900.
Autore: Flavio Schimenti