Un sostegno vicendevole

Rubriche | 11/3/2021

Per due mesi l’opinione pubblica altoatesina è rimasta doppiamente in apnea. Da una parte lo sforzo era tutto proteso nel tentativo di raggiungere la superficie per poter di nuovo respirare, dopo un anno di pandemia. Ma appena la superficie si riusciva a sfiorare, anche solo per breve tempo, subito il terribile peso della vicenda Neumair Perselli era in grado ci riportarci sotto, in profondità. 
Non è stato facile, per nessuno, ma alla fine la confessione del figlio della coppia è giunta per molti come una sorta di liberazione, dopo settimane di angoscia, indagini, ricerche e interesse mediatico alle stelle. Tutto finito? Macché: in brevissimo tempo i possibili sviluppi giudiziari alla luce del nuovo quadro sono riusciti addirittura a rinvigorire l’interesse da parte di molti in merito al dramma di una famiglia che in realtà fin dal primo giorno aveva  chiesto pace e rispetto, per riuscire a gestire al meglio il proprio dolore privato. 
La giustizia seguirà il suo corso, come è giusto che sia, per quanto riguarda il reo confesso, e la magistratura – ne siamo certi – svolgerà il suo compito con la prevista e necessaria serietà e severità.
Noi tutti dal canto nostro dovremmo invece riuscire a ricollocare questa vicenda nel suo alveo, evitando di farci prendere la mano,  come purtroppo spesso è avvenuto nei giorni scorsi, dando spesso adito a condanne mediatiche e a esternazioni d’odio nei confronti di un reo confesso che da tempo siamo abituati a chiamare per nome, quasi come fosse paradossalmente uno di famiglia, ormai.
La famiglia Neumair Perselli vive accanto a noi e continuerà a farlo anche nel prossimo futuro. Ricevendo il sostegno della fitta rete di amicizie e conoscenze su cui deve poter contare, oggi ancor di più. Ma in realtà attraverso questa questa esperienza di “vicinanza” potremo, in modo indiretto, crescere anche noi un po’, tutti insieme, ricostruendo e rafforzando il nostro tessuto sociale. 
Tutto ciò ci farà senz’altro meglio che lasciarci andare a inutili invettive nei confronti del responsabile di tutto questo dolore.

Autore: Luca Sticcotti – Direttore del giornale