Vicini agli operatori sanitari

Rubriche | 24/2/2021

Giusto un anno fa, il 24 febbraio 2020, con un comunicato stampa la Provincia di Bolzano annunciava il primo caso di Coronavirus in provincia di Bolzano. La fotografia collegata al comunicato sembra parlare di un’altra epoca, con i responsabili politici e sanitari seduti fianco a fianco, senza mascherine, e con i capelli decisamente meno brizzolati rispetto a oggi. Da quel momento è iniziata un’emergenza della quale ahinoi non riusciamo ancora a vedere la fine, anche se con speranza almeno oggi possiamo contare su maggiore consapevolezza e – soprattutto – una serie di vaccini che entro la fine dell’anno potrebbero dare finalmente il respiro di cui tutti noi abbiamo bisogno. Ricordando questi 366 giorni di grande pazienza e fatica, il pensiero va soprattutto alle mille storie di dolore che hanno colpito le nostre famiglie. Ma in secondo luogo un grande grazie va anche e soprattutto agli operatori sanitari che da mesi e mesi sono sotto pressione. Sono loro ad aver sostenuto in quest’anno il carico maggiore di lavoro, accompagnando nel modo più umano possibile coloro che ci hanno lasciato e i loro familiari, e sostenendo le migliaia di malati che invece da questa malattia sono riusciti a guarire. Gli operatori attivi nel comparto sanitario – medici, paramedici, infermieri, operatori sociali, amministrativi, tecnici, ausiliari di ogni tipo – sono stati chiamati a svolgere un compito gravosissimo, spesso mettendo a repentaglio la loro stessa salute. Le loro famiglie li hanno supportati, potendo direttamente testimoniare la gravità della situazione anche nei confronti dei pochi – ma comunque troppi – che tendevano a sottovalutare questa malattia che ci ha messi a dura prova, come società intera. Oltre al nostro grazie, agli operatori sanitari dobbiamo ora l’ulteriore necessario supporto per i prossimi mesi, che saranno cruciali nella fase della vaccinazione di massa. Questa solidarietà avrà un ruolo fondamentale non solo per metterci finalmente dietro le spalle la pandemia, ma anche per la successiva e necessaria riflessione sul ruolo delle professioni sanitarie e sull’attuale sistema, che sarà senz’altro da ripensare. Tutti noi saremo chiamati a contribuire, in un modo o nell’altro.

Autore: Luca Sticcotti – Direttore del giornale