Come nel resto d’Europa, anche dalle nostre parti per molti secoli il trasporto “pubblico” era prerogativa di carrozze trainate da cavalli. I percorsi erano accidentati, i tempi infiniti e le strade polverose. Gli spostamenti avvenivano tra una “posta” e l’altra, dove gli animali spossati trovavano il meritato ristoro. Ferdinand Prati istituì il suo “servizio di persone mediante carrozza” tra Bolzano e Egna nel 1837. Poi, agli albori del novecento, irruppe sulla scena un nuovo mezzo di trasporto che rivoluzionò i movimenti delle persone: l’automobile.
Il 7 agosto 1907, riferisce la “Bozner Zeitung”, ebbe luogo presso l’hotel Gasser un convegno pubblico convocato dal presidente della circoscrizione di Bolzano, il conte von Ceschi. Tema dell’incontro: la realizzazione di un collegamento automobilistico tra Bolzano e la Bassa Atesina per incrementare i rapporti, commerciali e non, tra il capoluogo e i paesi dell’Unterland mediante collegamenti rapidi e convenienti. Restava, ovviamente, la concorrenza della ferrovia, inaugurata mezzo secolo prima: ma questa era destinata anzitutto ai tragitti di lunga percorrenza e al turismo, dato che le stazioni ferroviarie erano per lo più dislocate lontano dai centri abitati. Qualcuno sperava anche nel prolungamento della linea tramviaria fino a Egna, ma questa idea venne ritenuta utopistica per gli eccessivi costi di realizzazione. I convenuti, tra cui il commissario von Trentini, i fratelli Mumelter e il banchiere Schwarz, concordarono all’unanimità che il “postale” a cavallo aveva fatto il suo tempo ed era arrivato il momento di “aprire le porte al mezzo di trasporto più nuovo e migliore, l’automobile”. Insieme ai colleghi di Bolzano (il noto Dr. Perathoner), Ora e Egna, tutti favorevoli alla richiesta della relativa concessione governativa, prese parte alla riunione anche il sindaco di Laives, Ebner. Riferì che il suo comune vedeva di buon occhio l’impresa e che di recente il consiglio comunale aveva già espresso un primo parere positivo anche se, ancora, mancava il sì definitivo. Riteneva che Laives potesse entrare nella costituenda società di trasporti con un capitale di 10000 fiorini. Bronzolo, Ora ed Egna erano ovviamente bendisposti verso l’automobile – mezzo dalle grandi potenzialità – e pronti a contribuire con 20000 fiorini, anche se le due località si contendevano caparbiamente il ruolo di paese “capolinea”. Fu quindi nominata una commissione di esperti incaricata di elaborare un conto costi-ricavi alla stregua dell’esperienza della neocostituita linea automobilistica pubblica Ora-Predazzo.
Autore: Reinhard Christanell