Lo scorso 20 novembre si è celebrata la giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Non dobbiamo dimentiche che in molti casi è grazie alla Dichiarazione dei diritti del fanciullo approvata dall’Onu nel 1959 e alla successiva Convenzione sui diritti dell’infanzia (1989) che in molti paesi del mondo è stata data una forte spinta affinché tutti i minori potessero – indipendentemente dal loro background – avere l’opportunità di crescere e raggiungere il loro pieno potenziale nel rispetto dei loro diritti, la loro dignità e la loro nobiltà in quanto esseri umani.
Molte sono state le iniziative, anche a livello locale, dedicate a questa tematica. Ma a me in questo frangente preme mettere l’attenzione non tanto sull’infanzia quanto sull’adolescenza che – spesso – viene messa per così dire in secondo piano. A mio avviso l’adolescenza è, invece, una fascia d’età che meriterebbe una maggiore considerazione, sotto tutti i punti vista. Gli adolescenti in Italia oggi sono più di 5 milioni (circa 40 mila in Alto Adige) e quindi rappresentano anche dal punto di vista numerico un gruppo di individui molto significativo. Gli adolescenti sono poi – a ben vedere – gli adulti del prossimo futuro. Ci siamo mai domandati cosa pensano loro del loro percorso di vita, di noi e più in generale del mondo che hanno intorno e che stanno per ereditare?
La mia esperienza personale è che – molto spesso – gli adolescenti sono molto meno “bambini” di come li consideriamo. Potenzialmente, ma anche nella pratica – molti lettori genitori o insegnanti me lo potranno confermare – gli adolescenti possono diventare, in modi anche molto inaspettati, un fondamentale specchio in cui possiamo osservare il nostro essere adulti.
Può anche capitare che i ruoli si invertano, con gli adolescenti che – saggiamente – ci segnalano i nostri comportamenti adolescenziali, invitandoci per così dire a… crescere e a diventare degli adulti migliori.
Ecco: dagli adolescenti immersi nella loro transizione tra infanzia ed età adulta forse il miglior insegnamento che possiamo trarre è che la vita è un percorso continuo, in cui ciascuno di noi è chiamato man mano a evolvere e mostrare una maturità crescente. Insomma: frequentare gli adolescenti ci fa bene. Molto bene.
Autore: Luca Sticcotti