Il lido di Bolzano: modello del razionalismo europeo

Rubriche | 20/8/2020

Nell’estate del 1931 viene inaugurato il Lido di Bolzano, commissionato dall’Azienda di Soggiorno e di Cura di Bolzano su progetto affidato agli architetti Ettore Sottsass e Willy Weyhenmeyer, per rilanciare l’immagine della città a livello internazionale e come luogo di divertimento e di svago per i bolzanini.
Il nuovo lido prendeva il posto della storica piscina e scuola di tuffi e di nuoto Gugler in viale Venezia, attiva per più di ottant’anni. Modello dell’architettura razionalista, il lido è il primo esempio in tale stile in città. Sorto in prossimità dell’Isarco, andava a completare la zona “sportiva” insieme allo Stadio Druso. L’impostazione planimetrica della struttura ad L dalle pure forme geometriche comprendeva un corpo di accesso e la biglietteria, portando alla zona spogliatoio, illuminata dell’alto e dalle finestre a nastro poste sul lato di via Trieste. Lo snodo architettonico fra la biglietteria e gli spogliatoi è dato da una torretta semicilindrica ripresa da quella realizzata da Le Corbusier a Parigi nel 1924. Le tre piscine, una olimpionica con trampolino per i tuffi e due di medie dimensioni erano anch’esse disposte a L. Era un progetto all’avanguardia, dove le piscine erano riscaldate e illuminate anche nelle ore serali. In origine i bagnanti avevano a disposizione un ampio arenile di sabbia dove potersi svagare e prendere comodamente il sole, i prati arriveranno solo successivamente. All’interno dello stabilimento e su entrambi i lati erano presenti le cabine per i bagnanti disposte su due livelli. Snodo centrale era l’ampia terrazza, dove si accedeva da una scenografica scala tortile e si trovava il grande ristorante sviluppato a doppia altezza. Dalla sua apertura e fino agli anni ‘60, tutta la vita estiva e mondana della città si svolgeva di fatto su quella terrazza: feste danzanti, sfilate di moda, concerti , premiazioni sportive. Ai bagni, alle docce riscaldate, all’infermeria, si affiancavano anche zone relax e zone massaggi. Sulle riviste internazionali dell’epoca il Lido di Bolzano veniva definito uno dei più belli e all’avanguardia del mondo. I due progettisti disposero pilastri, lampade, scale e panchine, seguendo un puro e semplice design armonico.
Cuore e fucina di nuovi e indiscussi talenti a livello olimpico, dalla famiglia Debiasi in avanti, il nostro Lido ha segnato una parte importante nella storia di Bolzano, nel campo sportivo e architettonico, in questi due secoli di storia.

In fotp principale: Il lido di Bolzano in una cartolina del 1948

Autore: Flavio Schimenti