Questo numero del giornale giunge mentre la maggior parte di voi è intenta nei preparativi per celebrare, in modo religioso o più laico, la festività della Pasqua.
Riflettendo dunque sul modo più adeguato per rivolgervi il mio migliore augurio, ho pensato naturalmente alla fede nella risurrezione, che è il cuore del messaggio cristiano. Ma anche al significato stesso della parola Pasqua che deriva dall’ebraico “pesach”, e vuol dire anche “passare oltre”.
A noi tutti sono noti il passaggio e il cambiamento vissuti dagli ebrei quando attraversarono il Mar Rosso. Per gli ebrei la storia della liberazione dalla schiavitù egiziana contiene al contempo l’incertezza e la paura per il nuovo da incontrare. A sostenere gli israeliti vi fu naturalmente la fede, ma tutti possiamo senz’altro riflettere sull’importanza della fiducia.
Un interessante articolo dello psicologo bolzanino Giuseppe Maiolo ha recentemente osservato che fede e fiducia sono simili, non uguali. Compensandosi.
Maiolo ricorda che “con la fiducia si può affrontare la realtà e credere in quello che ancora non si vede” e che la fiducia “è un concetto squisitamente psicologico capace di accompagnare lo sviluppo e far da contrappeso alle insicurezze infantili per ciò che non conosciamo”.
Potremmo dire che la crescita di ogni bambino è sorretta dalla crescita della fiducia in sé stessi, per consentirci di esplorare l’ambiente e trovare il nostro spazio nella società.
Oggi la fiducia spesso è in crisi, lo appuriamo tutti i giorni nei più vari contesti.
Il credito che oggi diamo a politica, economia, al sistema sanitario, ma sempre più spesso anche a democrazia, diritti e doveri, solidarietà e scienza, sembra essere pericolosamente in caduta libera. Il mio augurio è allora di riuscire ad alimentare la nostra fiducia di fondo in questi giorni, nella vita, in noi stessi e negli altri.
Lo dice anche Maiolo, ricordando che “la Pasqua ci parla della fiducia come energia costruttiva che può mettere radici se ha un terreno solido dove impiantarsi”. La fiducia “alimenta l’ascolto e sostiene il sentimento, ovvero la capacità di amare”. Ed è contagiosa, rendendoci tra l’altro “più adattabili e meno esposti alle intemperie dei conflitti”.
La fiducia – conclude Maiolo – “non impedisce gli inciampi ma, quando capitano, offre l’energia che serve per rialzarsi e ripartire“. Allora… buona Pasqua a voi tutti!
Autore: Luca Sticcotti