Silvius Magnago, la politica e l’autonomia di tutti
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4/6/2020
Dieci anni fa moriva uno degli ultimi testimoni e certamente uno dei principali protagonisti del percorso storico che ha portato all’autonomia altoatesina. Silvius Magnago era nato a Merano nel febbraio del 1914, a pochi mesi dallo scoppio della guerra che avrebbe visto, al suo esito, la divisione del Tirolo storico.
Magnago è stato certamente uomo di parte, ma al tempo stesso anche un “uomo ponte”. È l’incarnazione del confine con tutte le sue contraddizioni. Della frontiera che è muro e ponte, che separa e unisce, che chiude relazioni e mette in comunicazione. È la stessa biografia di Magnago a proporlo come icona di un mondo che evolve nella dialettica delle sue antinomie. Figlio di una coppia mistilingue, papà trentino, mamma di lingua tedesca (del Vorarlberg), crebbe in un’epoca di dittature, partecipò a una guerra “sbagliata” e tornò a casa mutilato.
Silvius Magnago
“Nel maggio 1945 – mi raccontò lo stesso Magnago qualche anno fa – ho trovato un Paese democratico che muoveva i primi passi. Parlando alla mia generazione ho subito cominciato a dire: non è il momento di stare con le mani in mano, solo perché la dittatura è finita. In quel periodo milioni di tedeschi venivano espulsi dai Paesi dell’Est. Noi avevamo avuto la ‘fortuna’ di poter restare o ritornare nella nostra terra. Mi sono sentito in dovere di impegnarmi a favore del mio gruppo linguistico e di quello ladino, che erano stati oppressi durante la dittatura, ora che c’era la libertà di farlo. E ho imparato ad apprezzare questa libertà man mano che l’ho conosciuta. Noi, sotto la dittatura, non avevamo conosciuto la libertà e la libertà non si apprezza se non si conosce.” Nel nome della libertà scelse la politica anziché la violenza. Non fu un nazionalista ed ebbe chiare le prospettive dell’autonomia e di una realtà plurilingue. Già negli anni Ottanta ribadiva in ogni occasione che la nostra non è un’autonomia “a favore di un solo gruppo linguistico”, ma è un’autonomia “territoriale”, cioè di tutti.
In foto principale: Silvius Magnago a castel Firmiano con Elmar Pichler Rolle