Maturità e creatività

Rubriche | 5/10/2023

Nei giorni scorsi due distinti appelli apparsi sulla stampa mi hanno fatto riflettere. Il primo è stato quello rivolto da Assoimprenditori e Federazione per il sociale non solo ai politici provinciali in scadenza e quelli prossimi ad essere eletti, ma a tutti gli attori pubblici e privati della nostra realtà locale. Quale il tema? È presto detto: la grave carenza di personale che potremmo trovaci a fronteggiare in tantissimi settori lavorativi, sulla scia di due tendenze che paiono inarrestabili ovunque e nel nostro territorio in particolare, ovvero calo demografico e rincaro dei prezzi degli alloggi, sia in affitto che in vendita. Urgono una presa di consapevolezza comune, idee e soluzioni. E subito, perché domani sarebbe troppo tardi, pena un declino del nostro benessere che, a dire il vero, vediamo scricchiolare già da un po’, sulla scia di contraddizioni strutturali del sistema locale, sempre più evidenti.
Il secondo appello che ho osservato con preoccupazione è stato quello rivolto, ancora una volta alla politica, questa volta da parte di coloro che alcuni sulla stampa hanno definito “ambientalisti”. Evidentemente la categoria si sta estendendo a dismisura, visto che stiamo parlando – oltre che di Dachverband e Curatorio beni tecnici culturali – anche di Cai e Alpenverein. Queste quattro realtà, decisamente significative, hanno ribadito un concetto sul quale abbiamo già insistito in questo spazio poco tempo fa. Il problema in questo caso è rappresentato dallo “sviluppo” turistico in montagna che avrebbe raggiunto ormai un livello tale da snaturare l’ambiente stesso. A stracciarsi le vesti non sono solo integralisti ambientali, come abbiamo visto. E l’allarme è supportato anche da “opinioni pubbliche” molto significative anche in un’altra ottica, visto che è stato segnalato che anche tra i turisti germanici vi sarebbe molta “indignazione” a questo proposito.
Quale migliore occasione allora delle elezioni provinciali ormai alle porte (il 22 ottobre), nonché delle elezioni europee e comunali del 2024, per iniziare a trattare sul serio queste tematiche? E’ evidente a tutti come si tratti di questioni che, come quelle della gestione dell’immigrazione, non possono essere snobbate o utilizzate solo per sventolare qualche bandierina, erigere qualche nuovo muro o suscitare nuove paure. Ne va del futuro di tutti noi. E davvero nessuno può tirarsi fuori. Urge una crescita di maturità e creatività in tutti noi, anche per “illuminarci” nella difficile scelta dei nuovi rappresentati politici che ci guideranno.

Autore: Luca Sticcotti