Consigli comunali: foto istantanee della nostra società

Rubriche | 1/10/2020

Nel terzo weekend di settembre l’intera popolazione dell’Alto Adige è stata chiamata nuovamente alle urne.
La prima buona notizia riguarda la partecipazione. C’era molta preoccupazione in merito, data la pandemia ancora in corso, ma i cittadini si sono recati ai seggi in un numero forse superiore alle aspettative, evidentemente desiderosi di rinnovare il principio sancito nel primo articolo della nostra Costituzione, ovvero che “la sovranità appartiene al popolo”. I nuovi consigli comunali, a parte qualche inevitabile eccezione, hanno anche fatto segnare un alto tasso di rinnovamento. Quindi sono stati numerosi anche i cittadini che si sono proposti per l’elettorato attivo, fiduciosi di poter dare un loro contributo per il funzionamento delle nostre istituzioni democratiche. La terza buona notizia è giunta dal forte ridimensionamento delle formazioni politiche caratterizzate da posizioni più estreme, sia dal punto di vista politico ideologico che politico-etnico. Questo potrebbe aver promosso per il futuro una maggiore qualità del dialogo tra le forze politiche, perlomeno sulla carta.
In diverse comunità comunali del nostro territorio si sono inoltre rafforzate formazioni politiche e liste civiche, vecchie o nuove, che – promosse da mistilingui – mettono al primo posto nel loro programma politico il superamento ideale – ma anche in molti casi esperienziale e “di vita” – del concetto di autonomia basato sui 2/3 gruppi linguistici.
In questo senso nello specifico il nuovo consiglio comunale di Bolzano ha fatto registrare un ulteriore cambiamento epocale, grazie all’ingresso di ben quattro nuovi membri con background migratorio.
Dal punto di vista delle lingue è come se la realtà vera e molteplice – dove gli idiomi praticati diventano per forza di cose tre, quattro o forse più – avesse preso la rincorsa, scavalcando a piè pari la nostra incapacità di “aprire” l’autonomia, adeguandola a una dimensione globalizzata.
I nuovi consiglieri comunali di Bolzano sono gente che studia e lavora, e che sul campo si è guadagnata le proprie preferenze.
Ora il consiglio comunale del capoluogo è davvero in grado di rappresentarne in sintesi la popolazione. E questa è davvero una buona notizia.

Autore: Luca Sticcotti – Direttore del giornale