Alto Fragile

Rubriche | 19/5/2022

Sono portato a pensare che, ancora oggi, nelle scuole superiori venga dato troppo poco spazio alla necessaria alfabetizzazione in merito alla cultura prodotta negli ultimi 50 anni e anche oggi nel nostro territorio.
Per non parlare della conoscenza della nostra recente e complessa storia locale che, spesso, viene addirittura saltata in toto, perché malauguratamente piazzata “nel programma” giusto negli ultimi mesi della preparazione dell’esame di maturità.
Per questo sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho intravisto le foto della “installazione vivente” realizzata lo scorso 10 maggio in Piazza Walther dagli studenti della 5M del Liceo Pascoli di Bolzano.
Il momento conclusivo del progetto “Alto fragile” – realizzato con la prof.ssa di tedesco Claudia Rizzieri e dal prof. di italiano Emanuele Zottino, con il sostegno dell’esperto Axel Bry – si è fatto portatore di messaggi poetici silenziosi, ispirati all’opera del brissinense Norbert Kaser, ma non solo.
In sostanza i ragazzi hanno esposto silenziosamente dei cartelli neri, sorta di lavagne, con citazioni scelte soprattutto dall’opera di Kaser, simbolo dell’interpretazione controcorrente della realtà altoatesina, tutt’oggi un vero e proprio punto di riferimento per coloro che non si accontentano di letture edulcorate del reale.
La tipologia della performance e le frasi prescelte avevano lo scopo primario di inviare i passanti a “non correre sempre, fermandosi un istante, per pensare e ascoltare le proprie emozioni”.
E il fatto che la performance silenziosa sia stata messa in atto dagli studenti del Liceo Musicale, mi ha poi personalmente aperto il cuore, alludendo a tecniche di performance nell’ambito della musica contemporanea tanto estreme quanto preziose e da riscoprire.
Restano poi gli aforismi lanciati ai passanti attraverso le (poche) parole. Eccone di seguito alcuni. Valgono molto più di 100 conferenze e convegni.
“Aspira, ascolta, aspira all’eterna eco”. “Alto Adige, alto fragile”. “Tu cosa fai per non restare al buio? Vivi o semplicemente cerchi di non morire?”. “Quali ostacoli possiamo superare per trovare l’unità?” “Quando l’uomo smetterà di urlare?”. “Veniamo prima noi della terra, o vengo prima io?”.

Autore: Luca Sticcotti