Sulla strada della ripartenza

Attualità | 3/6/2021

Test, vaccini e riaperture. Così l’Alto Adige prova a ripartire e a curare un’economia fortemente colpita dalla crisi dovuta al Covid. Ne abbiamo parlato con Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio di Bolzano.

L’Alto Adige riparte. O almeno ci prova. La pandemia ha stravolto le nostre vite nell’ultimo anno e a farne le spese maggiori è stata sicuramente la nostra economia. Ora però – tra test a tappeto, vaccini e riaperture – si può tornare a respirare, per far rialzare i molti settori in ginocchio.

On. Ebner: l’Alto Adige come ha vissuto l’ultimo anno segnato dalla crisi Covid? 
L’impatto della pandemia è stato drammatico, peggio di quello della grande crisi del 2008 in Alto Adige. Settori come il turismo hanno subito danni notevoli, e anche il mercato del lavoro, nonostante il blocco dei licenziamenti, soffre. Nel 2020 il numero medio di occupati dipendenti è stato inferiore del 3,5% rispetto alla media dell’anno precedente. Ancora ad aprile 2021 si contavano oltre 10.500 occupati in meno rispetto ai livelli precrisi.
Il protrarsi dell’emergenza sanitaria, con il progressivo rafforzamento delle misure restrittive e il recente ripristino di zone rosse locali sul territorio provinciale nei primi mesi dell’anno, ha inizialmente causato un deciso peggioramento delle aspettative per il 2021, ma gli sviluppi degli ultimi mesi lanciano segnali più confortanti.

Siamo sulla strada giusta per la ripartenza?
Credo che soltanto grazie ad un’ampia copertura vaccinale, insieme al rispetto delle misure contro la diffusione del virus, si possa pensare di tornare alla normalità, e si vedono già i primi risultati positivi. L’eliminazione delle restrizioni dovute al Covid, nonché dell’obbligo di quarantena dal 15 maggio per gli ingressi in Italia, sono certamente buone notizie. L’Alto Adige ha attivato il CoronaPass, ma si spera che presto verrà attivato il Green Pass europeo, in modo tale da far ripartire il settore del turismo, poiché da questo dipendono anche tanti altri settori economici. Alcuni segnali di ripresa si cominciano già ad intravedere, come ad esempio la crescita della fiducia tra le famiglie altoatesine.

La Provincia si è impegnata in contributi per famiglie e imprese. Come possiamo però ridare slancio ai consumi e nuovo potere d’acquisto ai consumatori?
Le imprese producono e investono se intuiscono che in futuro ci sarà qualcuno in grado di comprare i loro prodotti e servizi. Il ruolo della domanda è pertanto fondamentale, per la ripresa. In questo frangente, la fiducia tra i consumatori sta salendo. Ed è ora fondamentale restituire fiducia anche agli imprenditori e alle imprenditrici, al fine di favorire la ripresa degli investimenti e consolidare la crescita. Non solo, è importante che i contributi nazionali e provinciali di contrasto al Covid arrivino alle aziende, agli imprenditori e alle imprenditrici in tempi rapidi e in maniera semplice e non burocratica.

Quali sono i fattori che hanno più penalizzato le nostre aziende?
Il fatto di avere una struttura economica fortemente legata a settori particolarmente colpiti, quali ad esempio il turismo e gli impianti di risalita, ha fatto sì che l’Alto Adige abbia sofferto più intensamente la crisi rispetto ad altre realtà.
Anche il settore del commercio al dettaglio, sempre più assediato dalla diffusione del commercio online e dall’espansione della grande distribuzione organizzata, ha sofferto notevolmente la crisi, poiché molti negozi, soprattutto nelle periferie, lavorano molto anche con la domanda espressa dai turisti.
Infine, la funzione di ponte tra il mondo economico italiano e quello dell’area dei paesi di lingua tedesca, con l’arrivo della pandemia ha comportato maggiori sofferenze per le nostre imprese. 

La pandemia ci ha fatto sviluppare nuove competenze. Bisognerà puntare con decisione sulla digitalizzazione?
La trasformazione digitale è già in corso e solo chi terrà il passo con essa riuscirà ad avere buoni risultati anche in futuro. Ciò è stato ed è tuttora evidente anche durante la crisi: la capacità delle imprese di reagire all’emergenza con soluzioni innovative è davvero determinante per superarla nel modo migliore. La digitalizzazione è utile soprattutto per trovare nuovi mercati e possibilità di vendita, ottimizzare i processi e sperimentare nuove forme di orario lavorativo. Il posizionamento sul mercato e la crescita dell’impresa dipendono dalla capacità dell’azienda di tenere il passo con il progresso tecnologico. 

Capitolo turismo: la stagione alle porte può dare il via ad un ritorno alla normalità? 
Le riaperture e la possibilità di spostarsi sono senz’altro notizie positive e incoraggianti per il settore del turismo. È importante anche il fatto che sia stata tolta la quarantena obbligatoria per gli ingressi in Italia, un risultato per cui mi sono impegnato fortemente a livello nazionale e locale. È stato un primo passo nella direzione giusta affinché il turismo possa riprendere con successo anche in Alto Adige. Ora alcuni Stati UE devono seguire l’esempio e fare in modo che i turisti di ritorno dalle vacanze non debbano stare in quarantena una volta rientrati nel Paese di provenienza.
Per quanto riguarda il Sudtirolo, ci si sta adoperando per creare un ambiente sicuro per gli ospiti.

Sull’asse del Brennero servono quindi più soluzioni condivise?
Assolutamente sì, tutte le parti coinvolte devono impegnarsi a trovare soluzioni condivise per rendere il corridoio più efficiente e sostenibile. Il Brennero è fondamentale per il futuro dell’economia e dell’Italia, così come per le aziende e rappresenta una direttiva essenziale per raggiungere l’Europa centrale. È cruciale che ci sia cooperazione e coordinamento tra i Paesi europei per promuovere uno sviluppo del corridoio del Brennero che tuteli le imprese italiane, ma anche i principi fondamentali dell’UE, come la libera circolazione delle merci e la concorrenza leale.

Personalmente, questa pandemia che insegnamento le ha portato?
La pandemia ci ha dimostrato ancora una volta quanto i vari settori economici siano interconnessi gli uni agli altri e quanto queste situazioni eccezionali d’emergenza si possano superare solamente con la collaborazione di tutti, ad esempio rispettando le misure di prevenzione, facendo i test e vaccinandosi. Solo grazie alla collaborazione di tutti sarà possibile tornare alla normalità e permettere che l’economia riprenda, salvando esistenze e posti di lavoro. 

Autore: Alexander Ginestous

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