Un bolzanino in Islanda in sella alla sua bicicletta

Attualità | 13/7/2023

Un’avventura tra venti gelidi e paesaggi da sogno in Islanda. È stato il viaggio realizzato da Bartolomeo Sailer insieme alla sua compagna nell’estate 2021. Originario di Bolzano, Bartolomeo vive da tempo a Bologna, dove lavora come musicista elettronico – conosciuto come Wang Inc. Dietro il musicista si nasconde un ambientalista convinto: Bartolomeo da anni ha rinunciato all’auto e per gli spostamenti usa la bicicletta, facendone una filosofia di vita.

Com’è andato questo viaggio in bici alla scoperta dell’Islanda?
Lo abbiamo intrapreso nel 2021, è stato il regalo che ci siamo fatti per i nostri 50 anni. L’Islanda è una delle mete del ciclismo estremo, nel senso che tu vai in un ambiente inospitale per l’essere umano a prescindere. Se poi vai in bicicletta, che comunque è un mezzo di trasporto dove sei in balia degli elementi meteorologici, diventa tutto ancora più difficile. Per il viaggio abbiamo comprato due biciclette del genere Gravel, che sono biciclette leggere che però sono in grado di montare ruote grosse come quelle di una mountain bike, su cui noi abbiamo montato dei copertoni lisci, ideali per il nostro tipo di viaggio. Avevo preparato tutto nei minimi dettagli, calcolato la durata delle tappe e previsto le soste. Tempo due giorni e sono saltati tutti i piani, in quanto alla mia compagna Simona è partito un dolore al ginocchio che non le permetteva di pedalare. Ci siamo dovuti fermare nel primo campeggio disponibile e da lì abbiamo dovuto ri-pianificare il viaggio, prevedendo una lunga pausa per far passare l’infiammazione. E poi ci siamo trovati a rincorrere le tappe perché avevamo fatto delle prenotazioni. Abbiamo dormito molto in tenda, nei sacchi a pelo, ma ogni settimana avevamo previsto una tappa con un tetto sopra la testa, sia per rimettere in sesto le cose che per dormire in un letto.

Siete riusciti a rispettare il piano di viaggio?
Avevamo in programma di fare il giro completo dell’isola, compresa una penisola che viene chiamata i fiordi dell’Ovest. La abbiamo saltata per questioni di tempo. Inoltre ci siamo trovati ad affrontare situazioni con vento molto forte dove a fatica siamo riusciti a stare in piedi a spingere le bici a mano. Il tutto nel nulla. Sono momenti in cui devi arrivare a patti con te stesso. Dopo una notte passata con la tenda che ci si schiacciava in faccia dal vento, abbiamo deciso di prendere un bus per evitare di farci veramente male. Invece dei 1400 km previsti, ne abbiamo fatti 800 in bicicletta e circa 400 coi mezzi pubblici.

Quanto costa un viaggio così?
Noi abbiamo speso 3.500€ a testa in 35 giorni, quindi 100€ al giorno: il cibo costava cifre esorbitanti. E parlo del supermercato. Una volta siamo andati al ristorante: per due hamburger e 4 birre abbiamo pagato 80 €.

Tornerete?
Assolutamente sì, per andare a vedere i fiordi dell’Ovest. E poi vorremmo attraversare il centro dell’Islanda, dove, a parte qualche bivacco, non c’è nulla. Chi affronta quel percorso è un po’ come se viaggiasse su Marte. Deve essere una esperienza unica!

Autore: Till Antonio Mola

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