Un pacifico Architè

QuiIntervista | 24/3/2022

Qui Intervista a Roland Girardi, nato a Bolzano in una famiglia di madrelingua tedesca e laureato in Architettura presso l’università di Innsbruck. La sua passione per l’architettura lo porta a lavorare per un anno in Finlandia presso lo studio di “Slotte & Schütz” per poi tornare a Bolzano e continuare la sua professione prima in collaborazione con diversi studi presenti sul territorio e poi fondando un proprio studio. Al suo lavoro di architetto ha affiancato anche quello di professore di tecnologia nella scuola media di Sarentino. Ancora oggi è attivo come architetto e vive felicemente a Sarentino con suo marito Fabio di madrelingua italiana.

La cosa che più mi piace di me.
La pazienza.

Il mio principale difetto.
Sono due, l’orgoglio e la superbia.

La volta che sono stato più felice.
Alla nascita di mia figlia Alina.

Da bambino sognavo di diventare…
Un sarto.

La persona che invidio di più.
Un bravo musicista.

Un libro da portare sull’isola deserta.
Il piccolo Principe.

L’ultima volta che ho perso la calma.
Con un cliente a dir poco cocciuto e presuntuoso.

La mia occupazione preferita.
Il sudoku/cruciverba.

Il fiore che amo.
Le dalie.

Il mio piatto preferito.
Il Gulasch con polenta.

Il mio musicista preferito.
Lucio Battisti.

Il mio pittore preferito.
Gauguin.

Del mio aspetto non mi piace…
Essere in sovrappeso.

Non sopporto…
La prepotenza delle persone.

La qualità che preferisco in un uomo.
La sincerità e la dolcezza.

La qualità che preferisco in una donna.
La sincerità e la dolcezza.

Dico bugie solo…
Per non ferire l’altro.

Il giocattolo che ho amato di più.
Il trenino elettrico Märklin.

La massima stravaganza nella mia vita.
Certi arredamenti…

Il mio motto.
Vivere e lasciare vivere.

Il mio primo ricordo…
La mamma che canta, pulendo casa.

Dove mi vedo tra dieci anni.
Dove sono adesso, ma molto più rilassato.

Per un giorno vorrei essere.
Un uccello.

Nel mio frigorifero non manca mai…
Il latte.

Se fossi un animale sarei…
Una tigre (pacifica e maestosa).

In famiglia mi chiamano…
Architè.

Autrice: Elisa Lanzinger

Rubriche

Editoriale

Le nonne attiviste

11 anni fa, in occasione del 25 aprile, ebbi l’occasione di conoscere Estela De Carlotto, leader ...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

La salute mentale è un diritto

Secondo un’indagine del 2022 quasi l’85 per cento delle ragazze e dei ragazzi altoatesini conside...

Mostra altri
Senza Confini
Tra storia e architettura

Un atelier tutto per sé: i ritratti fotografici di Ilka R...

Fra i numerosi ebrei che giunsero a Merano a partire dal 1832 diverse erano le provenienze geogra...

Mostra altri
Tra storia e architettura
Scorci del capoluogo

La via dedicata a Wolfgang von Goethe

Via Goethe: è una via importante, sia perché collega piazza Domenicani a piazza Erbe, sia perché ...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Racconti dalla Bassa

L’Allmende tra Caldaro e Cortaccia

Chiunque oggi attraversi la Bassa Atesina tra Bolzano e Trento incontra un territorio quasi inter...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
La Scena Musicale

Hubert, il pusterese americano

Lo avevamo annunciato con un certo anticipo, al ritorno di Hubert Dorigatti da Nashville, capital...

Mostra altri
La Scena Musicale
Balconorto

Rocky

È stata una domenica difficile; il nostro canarino Rocky, non c’è più; lui che – insieme a ...

Mostra altri
Balconorto
#qui_foodstories

Carote di sfoglia ripiene

Ingredienti Pasta sfoglia rettangolare1 tuorlo d’uovoPaprica in polvere q.b.1 puntina di colorant...

Mostra altri
#qui_foodstories