Il rap che fa il bene della comunità

Attualità | 3/6/2021

Cosa hanno in comune un rapper e un ragazzo che ha fondato un’associazione che ha come obiettivo quello di regalare sorrisi a dei giovani guerrieri affetti da tumore?
Quando Davide Nardo, storico nome della musica locale, rapper per passione, ha pensato di riunire Compless, Big House, Scream & Dreamer, la vecchia crew trentina “Birrette Family”, e registrare un nuovo pezzo assieme dopo sette anni, non aveva ancora in mente il progetto benefico che ne sarebbe scaturito. E forse è proprio questo il bello dei progetti, che sono in continua evoluzione e che, quando nascono per passione, generano energie positive anche per la comunità in cui si calano.
Finito di registrare la traccia, la soddisfazione ha spinto a voler produrre un video musicale. Senza un budget vero e proprio, ma con tanto investimento personale, determinazione e voglia di creare qualcosa di interessante e valido, l’aiuto e la collaborazione non si sono fatti aspettare. Claudio Zagarini, noto regista di videoclip per artisti a livello internazionale e amico del gruppo di rapper, si è messo a disposizione per la realizzazione del video che vuole essere un omaggio alla celebre pellicola del ’94 di Quentin Tarantino, “Pulp Fiction”.
Finito il videoclip, però, si presentava la voglia di mandare un messaggio che seguisse le orme dei principi di comunità alla base della storia dell’hip hop.
Così, sempre con l’aiuto di amici e creativi, è partita l’idea di dare vita a magliette che rappresentassero in maniera divertente e originale i membri della “Birrette Family” e che, rivendute, potessero in qualche maniera aiutare.
Ed è proprio a questo punto che entra in gioco Luca Randi e l’associazione “Luce Mia” fondata da lui, la famiglia e alcuni amici dopo la prematura scomparsa di Laura, la sorella minore di Luca.
Il principio alla base di “Luce Mia” è di poter aiutare più bambini possibili impegnati nella lotta contro malattie gravi, facendoli sorridere, che sia con un peluche, con dei giochi, attività coinvolgenti o con un freestyle di motocross nel corridoio dell’ospedale. L’obiettivo è quello di regalare loro dei bei momenti.
La peculiarità di questa associazione, come spiega Davide stesso, è che si ha la percezione che si faccia del bene in un contesto vicino, e che ciò sia fatto da persone che potrebbero essere tuoi condomini o conoscenti. La dimensione familiare si sente sia da parte di chi dona, ma anche di chi riceve poi il sostegno.
Il senso di comunità, di famiglia, questo mutuo aiuto che ha lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare sono alla base dei principi sia di un’associazione come “Luce Mia” che della storia dell’hip hop, originatosi nel quartiere newyorkese del Bronx a partire dagli anni Settanta, come momento di partecipazione collettiva.
Dunque la collaborazione tra queste due realtà diverse, ma nemmeno così tanto, pareva un connubio naturale e automatico.
Oggi, quindi, attraverso il merchandising delle magliette della “Birrette Family” è possibile donare un sorriso ad un bambino. Un messaggio, come ricorda Luca, di altruismo e solidarietà e che rammenta a tutti noi quanto con dei piccoli gesti e anche con l’arte e la creatività si possa veramente fare del bene.
Se volete acquistare una T-shirt per beneficenza, ecco il link birrettepossetrack.company.site e se invece volete avere maggiori informazioni sul progetto, potete cercare sia Nardo Dee che i componenti dell’associazione Luce Mia sui social.

Autore: Shakira Casin COOLtour

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