Giovani in cerca di un alloggioa Bolzano: mission (quasi) impossible

Attualità | 18/9/2025

Ilaria, 32 anni, è una persona molto attiva e dinamica, lavoratrice, musicista e viaggiatrice ed è una di quei giovani bolzanini e bolzanine che hanno affrontato la difficile ricerca di una casa a Bolzano.

Da quanto tempo cerchi casa?

Da quando ho iniziato a lavorare stabilmente, circa cinque anni fa.

È stato difficile trovare un’opzione che rispecchiasse le tue necessità?

Sì, in parte per il mio essere molto esigente e in parte per motivi economici. Ho escluso fin da subito l’affitto, perché vivendo in pianta stabile a Bolzano senza la volontà di abbandonarla per me non avrebbe avuto senso prendere una casa “in prestito” e magari accontentarmi spendendo quello che avrei speso per un mutuo (o anche qualcosa di più). Dopo una lunga ricerca e la presa di coscienza di non poter affrontare un mutuo da sola, ho optato per ristrutturare l’appartamento in cui vivevo prima con mia mamma nel quartiere Europa-Novacella.  

Per un giovane quanto è fattibile trovare davvero un’abitazione a Bolzano? 

Scendere a compromessi, come acquistare fuori Bolzano, potrebbe apparire più facile, ma non cambia davvero la situazione. Le coppie non hanno la strada spianata, ma sicuramente hanno più facilità ad accedere ad aiuti, contributi e anche ad un mutuo, semplicemente perché il reddito è doppio. Da single si ha un solo reddito su cui pesa anche il quotidiano e per quanto esistano i mutui a tasso agevolato per gli under 36, le rate, con gli stipendi attuali, diventano soffocanti anche solo per permettersi di arrivare a fine mese.

Quali sono le principali problematicità della situazione abitativa bolzanina?

Sicuramente i prezzi, perché nel corso degli anni il prezzo del mattone è volato mentre gli stipendi sono rimasti fermi; le agevolazioni non bastano, né per l’acquisto né per l’affitto. A questo si aggiunge la carenza di terreni edificabili e il mancato risanamento di stabili da cui potrebbero essere ricavati appartamenti vivibili, vista la richiesta. 

Uno stipendio medio è sufficiente per accedere a una casa?

No, sembra quasi che gli stipendi debbano farti sopravvivere, più che vivere; dovrebbero essere indubbiamente riadeguati. Dove lavoravo prima non raggiungevo nemmeno il minimo richiesto per poter accedere ad un mutuo! 

Cosa pensi delle politiche abitative locali rivolte ai giovani?

Devono ancora migliorare. Nonostante qualche passo avanti, gli aiuti restano insufficienti. Il mutuo a fondo perduto della Provincia non esiste più ed è stato sostituito da un contributo accessibile solo con requisiti specifici. La frustrazione è tanta, sia nella ricerca di una casa che di un mutuo: anche con tassi agevolati, le rate per me erano insostenibili e ho dovuto rinunciare.

Pensi sia un problema condiviso da molti giovani? 

È un tema molto frequente tra di noi e, bene o male, siamo tutti allineati nelle nostre opinioni, perché abbiamo una visione molto chiara della società e soprattutto dei tempi in cui viviamo. Sembra una frase fatta, ma i nostri genitori vivevano in altri tempi: magari non c’erano aiuti, ma il potere d’acquisto e i costi erano diversi e forse anche gli stipendi. Dispiace dirlo, ma alcuni non si rendono conto delle difficoltà che la nostra generazione sta riscontrando a livello abitativo, lavorativo e non solo. 

Questa difficoltà ad accedere a una casa ha influito in altri ambiti della tua vita?

Fortunatamente no e ho avuto la fortuna di avere una madre che che non ha mai fatto pressioni per farmi uscire di casa.

Autrice: Anna Michelazzi

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