SLAM: il circo che unisce arte, gioco ed educazione

Attualità | 4/9/2025

SLAM nasce a Bolzano nel marzo 2017 da un gruppo di amici, artisti ed educatori con una passione comune: le arti circensi. Oggi il collettivo porta avanti corsi, laboratori ed esibizioni che coinvolgono centinaia di persone ogni anno. Per conoscere meglio questa realtà abbiamo intervistato Roberta, una delle anime del gruppo, che ci ha raccontato come è nato il progetto e dove vuole arrivare.

Come nasce l’idea di SLAM?

SLAM è nata il 22 marzo 2017 dal desiderio di far conoscere il mondo del circo e permetterne la sperimentazione diretta. Abbiamo iniziato come collettivo di amici e oggi lavoriamo anche nelle scuole, portando laboratori di circo ludico-educativo in vari istituti del territorio.

Quali discipline insegnate?

Proponiamo giocoleria, equilibrismo, acrobatica aerea e al suolo, clownerie e anche un po’ di teatro. Ognuno si concentra sulla disciplina che ama di più, ma cerchiamo tutti di avere una preparazione completa.

Le attività sono rivolte solo ai bambini?

Assolutamente no. La bellezza del circo è proprio la sua adattabilità: è adatto a tutte le età, da chi muove i primi passi a chi vuole rimettersi in gioco da adulto.

In quali contesti vi si può incontrare?

Da anni portiamo laboratori nelle scuole, corsi extrascolastici e serali di acrobatica aerea. Collaboriamo con il VKE durante MiniBz e SpielbusFestival, e partecipiamo a eventi come Kinderfestival, Indiependence Festival, BolzanoinBici, Semirurali SocialPark e la Festa del Primo Maggio. Non mancano anche animazioni e show per associazioni e altre realtà locali.

Quali sono le difficoltà principali che incontrate nella vostra attività?

La più grande è trovare spazi adeguati per allenarci e programmare attività. Nonostante questo, la soddisfazione è enorme: vediamo crescere la consapevolezza del circo nella nostra regione e si è creata una rete sempre più ricca di collaborazioni.

Avete un sogno particolare?

Sì, aprire una vera e propria scuola di circo a Bolzano. È un progetto che ci sta molto a cuore, anche se richiede uno spazio che finora è stato difficile trovare.

Negli ultimi anni avete visto più interesse verso le arti circensi?

Decisamente. Oggi ci vengono richiesti spettacoli e animazioni anche in eventi non circensi, segno che l’attenzione e la curiosità verso questo mondo sono cresciute molto.

Quanto conta l’unione del gruppo?

Tantissimo. Più siamo coesi, più lo spettacolo funziona. Condividiamo non solo il lavoro ma anche la vita fuori dal palco, ed è questo che ci permette di essere in sintonia davanti al pubblico.

Che valore ha per voi il circo, al di là dello spettacolo?

Crediamo che le arti circensi, praticate in chiave ludico-educativa e sociale, siano uno strumento potente di crescita. Il gioco rimane centrale, ma intorno ad esso si sviluppano competenze motorie, relazionali e cognitive. Il circo insegna ad accettare i propri limiti e a valorizzare le proprie particolarità: ognuno può trovare il proprio posto, la propria luce.

Autore: Niccolò Dametto

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