Don Bosco: ricordi di quartiere

Attualità | 21/9/2023

Gabriele Antinarella e Beppe Grandinetti ci parlano dell’Associazione “Amarcord Sciangai”: un sogno fatto di ricordi e incontri, un modo per tenere viva la storia.

Come nasce questa associazione?

Antinarella: Il mio sogno era quello di realizzare un “Club delle Semirurali”. Già negli anni 60 avevo iniziato a fare delle riprese del luogo e delle persone, che si possono trovare ancora nell’archivio storico. In quel quartiere ci abbiamo vissuto l’infanzia, la gioventù, siamo legati ad ogni vicolo. Abbiamo abbandonato le Semirurali, ma le Semirurali sono dentro di noi.

Grandinetti: Con questa associazione si vogliono avvicinare tutte le persone che ancora ricordano e possono venire a raccontare la loro storia. Vogliamo unirle in modo da dare vita ai ricordi attraverso racconti, chiacchere, filmati e foto. 

Come funziona, che cosa fate?

Grandinetti: È un punto di ritrovo dove si può portare e raccontare la propria storia. Siamo tutti volontari, tutti vogliosi di ricordare questo periodo di storia, che va dal 1935 fino ad arrivare all’abbattimento delle casette. Le persone che hanno vissuto questa fase della storia del quartiere possono tramandarlo alle nuove generazioni, in modo che ci sia un ricordo visivo a livello di immagini, e anche raccontato. È per tutti quelli che hanno vissuto in quelle casette e per chi le ha viste nascere, ma non è escluso a nessuno.

Antinarella: Ogni sabato dalle ore 10 alle 12 siamo all’Auser, in piazza Don Bosco. È una rimpatriata dove “la gente di ieri” si ritrova. Si tratta di passare dei momenti piacevoli, commoventi, dai quali vengono fuori anche degli aneddoti. Da questo incontrarsi ritornano a galla ricordi bellissimi che erano stati dimenticati.

A cosa ambite?

Grandinetti: Il nostro scopo al momento è di raggruppare il maggior numero di persone possibili interessate, persone che sono attratte dal vedersi e magari incontrarsi di nuovo 40 anni dopo. Vogliamo far aumentare la consapevolezza dell’esistenza di questa associazione e ciò permetterà di avere a disposizione più materiale per possibili progetti futuri. Lo scopo è coinvolgere chi l’ha vissuto per dare ai posteri.

Avete in programma qualche evento?

Grandinetti: Organizzeremo diversi incontri di vario genere in modo che si compia questo percorso di Amarcord Sciangai. Poi le iniziative saranno una conseguenza, come coinvolgere le scuole. Il museo da ampliare o da gestire sarà una cosa in divenire. 

Antinarella: Il sogno che mi è rimasto è quello di parlare nelle scuole di questo quartiere, parlare della vita e di cosa si faceva all’epoca.

Autrice: Ilaria Talamoni COOLtour

Rubriche

Editoriale

I “nuovi” poveri

Nei giorni scorsi ho letto con interesse e con una certa preoccupazione il manifesto “contro le p...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

I giorni della speranza. E il traguardo che riguarda tutti

Sono i giorni in cui si ricordano le persone che se ne sono andate. Le giornate si fanno brevi e ...

Mostra altri
Senza Confini
La Scena Musicale

Moritz Gamper: bozzetti d’immaginazione e oltre

Per quanto Moritz Gamper sia giovane e al suo debutto a proprio nome, l’autore bazzica il mondo m...

Mostra altri
La Scena Musicale

Oltre il pubblico elegante: la classe operaia e l’immigra...

Se il turismo aveva significato la “mobilità” delle classi elitarie ed agiate, in viaggio per le ...

Mostra altri
Balconorto

Giornate europee dei Cortinari 2024

Nel comune svizzero di Quarten, nel Canton San Gallo, distretto di Sarganserland, sul lago di Wal...

Mostra altri
Balconorto
Scorci del capoluogo

Il primi cinquant’anni del CLS

Scendendo da ponte Druso per la via omonima, girando a sinistra per via Roma, si nota, al n. 9, l...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Vivere per l’arte

Luca Sticcotti: creatività a tutto tondo

Se la scrittura lo vede protagonista come pubblicista e giornalista sin dagli anni Novanta &#8211...

Mostra altri
Vivere per l’arte