Gabriele Antinarella e Beppe Grandinetti ci parlano dell’Associazione “Amarcord Sciangai”: un sogno fatto di ricordi e incontri, un modo per tenere viva la storia.
Come nasce questa associazione?
Antinarella: Il mio sogno era quello di realizzare un “Club delle Semirurali”. Già negli anni 60 avevo iniziato a fare delle riprese del luogo e delle persone, che si possono trovare ancora nell’archivio storico. In quel quartiere ci abbiamo vissuto l’infanzia, la gioventù, siamo legati ad ogni vicolo. Abbiamo abbandonato le Semirurali, ma le Semirurali sono dentro di noi.
Grandinetti: Con questa associazione si vogliono avvicinare tutte le persone che ancora ricordano e possono venire a raccontare la loro storia. Vogliamo unirle in modo da dare vita ai ricordi attraverso racconti, chiacchere, filmati e foto.
Come funziona, che cosa fate?
Grandinetti: È un punto di ritrovo dove si può portare e raccontare la propria storia. Siamo tutti volontari, tutti vogliosi di ricordare questo periodo di storia, che va dal 1935 fino ad arrivare all’abbattimento delle casette. Le persone che hanno vissuto questa fase della storia del quartiere possono tramandarlo alle nuove generazioni, in modo che ci sia un ricordo visivo a livello di immagini, e anche raccontato. È per tutti quelli che hanno vissuto in quelle casette e per chi le ha viste nascere, ma non è escluso a nessuno.
Antinarella: Ogni sabato dalle ore 10 alle 12 siamo all’Auser, in piazza Don Bosco. È una rimpatriata dove “la gente di ieri” si ritrova. Si tratta di passare dei momenti piacevoli, commoventi, dai quali vengono fuori anche degli aneddoti. Da questo incontrarsi ritornano a galla ricordi bellissimi che erano stati dimenticati.
A cosa ambite?
Grandinetti: Il nostro scopo al momento è di raggruppare il maggior numero di persone possibili interessate, persone che sono attratte dal vedersi e magari incontrarsi di nuovo 40 anni dopo. Vogliamo far aumentare la consapevolezza dell’esistenza di questa associazione e ciò permetterà di avere a disposizione più materiale per possibili progetti futuri. Lo scopo è coinvolgere chi l’ha vissuto per dare ai posteri.
Avete in programma qualche evento?
Grandinetti: Organizzeremo diversi incontri di vario genere in modo che si compia questo percorso di Amarcord Sciangai. Poi le iniziative saranno una conseguenza, come coinvolgere le scuole. Il museo da ampliare o da gestire sarà una cosa in divenire.
Antinarella: Il sogno che mi è rimasto è quello di parlare nelle scuole di questo quartiere, parlare della vita e di cosa si faceva all’epoca.
Autrice: Ilaria Talamoni COOLtour