Traffico: per fattore occorre un “Piano di emergenza”

Attualità | 22/9/2022

In estate, se il cielo è grigio o, peggio, promette pioggia, i residenti di Bolzano già sanno che sarebbe meglio muoversi a piedi. In questi casi, invece, migliaia di turisti scendono a valle per fare una gita nel capoluogo altoatesino, con l’immancabile conseguenza che il traffico si congestiona. Già, perché a Bolzano, l’ultimo intervento strutturale per migliorare la viabilità è la strada arginale, entrata in funzione 20 anni fa, ancora sotto il sindaco Salghetti.
Come mai ogni estate la cittadinanza è vittima di queste situazioni? Da anni i bolzanini assistono a discussioni pubbliche su come migliorare la viabilità, ma nel concreto non succede mai niente. Quindi, la domanda viene spontanea: come sarà possibile uscirne? Lo abbiamo chiesto a Stefano Fattor, assessore alla viabilità del Comune, che esordisce mettendo lui stesso il dito nella piaga…
“Il problema della città che non regge il traffico non è solo estivo. È un problema che può accadere in qualsiasi momento dell’anno, purtroppo. Per anni siamo stati ancorati al Piano Urbano di Mobilità approvato durante la Giunta Salghetti, con cui è stato realizzata l’Arginale, ma che non contemplava altre infrastrutture. Finalmente, a febbraio di quest’anno, il Comune ha approvato il PUMS, acronimo di Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, uno strumento che mette l’amministrazione in grado di programmare le grandi opere future. Il documento prevede la revisione completa della viabilità della SS12, dall’areale ferroviario fino a Laives, con un nuovo doppio tunnel sotto al Virgolo, uno dei quali dedicato alla ferrovia, l’altro al traffico stradale verso sud. Quello attuale sarà dedicato al traffico verso Nord.
Un altro punto cardine del Piano è il potenziamento dei collegamenti verso Merano, con il raddoppio della linea ferroviaria nel tratto fino a Ponte Adige, per consentire il passaggio di un treno ogni 15 minuti. Il piano prevede anche un potenziamento di Via Einstein e l’istituzione di un metrobus che colleghi Bolzano a Laives su corsia preferenziale con una frequenza ogni 4 minuti.
Un ulteriore cantiere da progettare sarà la variante sotto Monte Tondo, tra Ponte S. Antonio e l’Areale ferroviario. La viabilità da cambiare riguarderà anche l’accesso all’ospedale, uno dei massimi catalizzatori di traffico.
Quindi, l’approvazione del PUMS è senz’altro una buona notizia, ma, anche ammesso che oggi mettessimo in moto la macchina di progettazione di tutti i cantieri, prima di 10 anni non avremmo nessuna miglioria.”
E quindi? Come pensate di mettere un freno ai vari problemi?
Proprio perché non possiamo aspettare oltre, è giunto il momento di aggiornare il PUT, il Piano Urbano del Traffico, fermo al 2014. Si tratta di un importante strumento di pianificazione della mobilità urbana, che si inserisce nel contesto del PUMS in vigore, del quale mantiene la visione complessiva, focalizzandosi su specifici interventi programmati per l’immediato futuro: penso alle zone colorate, all’utilizzo dei parcheggi, ma anche ad un piano di emergenza per isolare la città.
I problemi di traffico in città vengono acuiti quando ci sono disagi in A22. Abbiamo visto che spesso in caso di code o incidenti in autostrada, molti tendono ad uscire ai caselli andando a peggiorare la situazione in città. In questi casi, io considererei un Piano di emergenza per isolare la città. Dovrebbero partecipare tutte le istituzioni coinvolte, ma la regia dovrebbe essere in capo al Commissario del Governo, trattandosi di una situazione che va ad avere ripercussioni sulla pubblica sicurezza.

Autore: Till Antonio Mola

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