Harrison, Strada e…Puccini!

QuiIntervista | 1/7/2021

Il cantante e artista Dodicianni, all’anagrafe Andrea Cavallaro, è nato a Rovigo e risiede a Pineta di Laives. Ha all’attivo due album ufficiali: “Canzoni al Buio” e “Puoi tenerti le chiavi”. Artista poliedrico, ha coltivato parallelamente una carriera anche nell’arte contemporanea, riscontrando in pochi anni contatti e produzioni in molte gallerie e festival italiani ed europei. Recentemente è uscito il suo nuovo EP “Lettere dalla lunga notte”.

La cosa che mi piace di più di me.
Le mani.

Il mio principale difetto.
Sono molto vendicativo.

La volta in cui sono stato più felice.
Al concerto di Tom Petty.

La volta in cui sono stato più infelice.
Durante la quarantena.

Da bambino sognavo di diventare…
Ricco.

L’errore che non rifarei.
Una volta ho preso la BreBeMi. 17€ per pochi km. Ancora ci rimugino.

La persona che invidio di più.
Al momento Jack Antonoff, ma anche Ronnie Wood non se la deve passare male…

La persona che ammiro di più.
Gino Strada.

Un libro da portare sull’isola deserta.
Meglio un disco: ‘Living in the material world’ di George Harrison.

Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Fare un pieno di benzina verde a Bolzano.

L’ultima volta che ho pianto.
Al concerto di Bob Dylan a Verona, credo.

Il luogo dove vorrei vivere.
Bronzolo, ma anche Aldino spacca!

Il colore che preferisco.
Il verde, ma anche il rosso.

Il mio piatto preferito.
Capesante gratinate.

Il mio musicista preferito.
Giacomo Puccini.

Il mio pittore preferito.
Damien Hirst.

Non sopporto…
Le scarpe bianche.

Dico bugie solo…
Nelle interviste.

La mia paura maggiore.
Morire senza aver lasciato un segno, anche minimo.

L’ultima volta che ho pregato.
All’ultima estrazione della green card. Ma non è andata bene.

Il giocattolo che ho amato di più.
L’action figures di Zack, il Power Ranger nero.

La disgrazia più grande.
Svegliarsi e accorgersi di non essere felici.

L’oggetto a cui sono più legato.
Le Moment da 300mg.

La massima stravaganza della mia vita.
Una volta alla Halloween Parade di Hollywood mi sono vestito da prete pedofilo. Ma agli americani non piace molto scherzare su certi temi, vai te a capirli…

Il mio primo ricordo.
Un gran premio del 1995 sul divano dei miei, tifavo già Williams.

Nel mio frigorifero non manca mai…
La verdura, mia moglie è vegana.

Mi sono sentito orgoglioso di me stesso quando…
Ho capito che quella che sarebbe diventata mia moglie aveva deciso di passare il resto della vita con me.

Autore: Alexander Ginestous

Rubriche

Editoriale

Le nonne attiviste

11 anni fa, in occasione del 25 aprile, ebbi l’occasione di conoscere Estela De Carlotto, leader ...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

La salute mentale è un diritto

Secondo un’indagine del 2022 quasi l’85 per cento delle ragazze e dei ragazzi altoatesini conside...

Mostra altri
Senza Confini
Tra storia e architettura

Un atelier tutto per sé: i ritratti fotografici di Ilka R...

Fra i numerosi ebrei che giunsero a Merano a partire dal 1832 diverse erano le provenienze geogra...

Mostra altri
Tra storia e architettura
Scorci del capoluogo

La via dedicata a Wolfgang von Goethe

Via Goethe: è una via importante, sia perché collega piazza Domenicani a piazza Erbe, sia perché ...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Racconti dalla Bassa

L’Allmende tra Caldaro e Cortaccia

Chiunque oggi attraversi la Bassa Atesina tra Bolzano e Trento incontra un territorio quasi inter...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
La Scena Musicale

Hubert, il pusterese americano

Lo avevamo annunciato con un certo anticipo, al ritorno di Hubert Dorigatti da Nashville, capital...

Mostra altri
La Scena Musicale
Balconorto

Rocky

È stata una domenica difficile; il nostro canarino Rocky, non c’è più; lui che – insieme a ...

Mostra altri
Balconorto
#qui_foodstories

Carote di sfoglia ripiene

Ingredienti Pasta sfoglia rettangolare1 tuorlo d’uovoPaprica in polvere q.b.1 puntina di colorant...

Mostra altri
#qui_foodstories