“Libri, piante e disegni”

QuiIntervista | 22/4/2021

Michela Antino, classe 1996, ha vissuto 10 anni a Laives e 10 anni a Bolzano, dove ha frequentato il liceo scientifico Rainerum. Si trasferisce a Bologna per studiare comunicazione e marketing. Ama leggere, curare le sue piante e disegnare. Ha una pagina instagram dedicata alle sue illustrazioni: @caosdichela.

La cosa che mi piace di più di me.
Sono una persona determinata e curiosa.


Il mio principale difetto.
Sono molto permalosa.


La volta che sono stata più felice.
Il giorno della mia laurea.


La volta che sono stata più infelice.
Durante un periodo di malattia, per fortuna passato.


Da bambina sognavo di diventare…
Il capo del mondo, ero molto intraprendente.


L’errore che non rifarei.
Non so rispondere, il che mi pare positivo.


La persona che ammiro di più.
Mio nonno.


Un libro da portare sull’isola deserta.
La Caverna di Saramago.


L’ultima volta che ho perso la calma.
Non ricordo, non perdo spesso la calma.


La mia occupazione preferita.
Disegnare, leggere e occuparmi delle mie piante.


Il colore che preferisco.
Assolutamente il giallo.


Il fiore che amo.
Scelta difficile, ranuncoli e tulipani sicuramente.


Il mio musicista preferito.
Ho una playlist che ascolto mentre mi addormento da otto anni.


Il mio pittore preferito.
Magritte e i surrealisti in generale.


Non sopporto…
L’inverno, sono troppo freddolosa per poterlo sopportare.


La mia paura maggiore.
Ho un brutto rapporto con il sangue.


L’ultima volta che ho pregato.
Prima di consegnare la tesi alla mia relatrice.


Il giocattolo che ho amato di più.
Un pupazzo a forma di gallina che ho ancora.


La disgrazia più grande.
Il finale di How I met your mother .


L’oggetto a cui sono più legata.
Il mio pupazzo a forma di gallina.


Il mio primo ricordo.

Io in ambulanza, non un bellissimo ricordo.


Il mio più grande rimorso.
Non aver studiato al meglio il tedesco mentre vivevo a Bolzano.


Dove mi vedo fra dieci anni.
Fare piani a lungo termine non è una mia gran capacità, ma spero di avere un lavoro che amo nei prossimi dieci anni.


Per un giorno vorrei essere…
…la persona più alta del gruppo.


Nel mio frigorifero non manca mai…
Brie e birra.


Se fossi un animale, sarei…
Un bassotto o un uccellino colorato.


Il mio motto:
Per anni ho avuto appeso davanti alla scrivania un poster con scritto “turn the pain into power”.

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