Non più di 16 colori…

QuiIntervista | 3/11/2022

Nato per sbaglio a Montebelluna in Veneto, dal settimo giorno di vita Sandro Acinapura è cresciuto a Bolzano. Musicista professionista (sì, si procura da vivere con la musica!), è appassionato di tecnologia e divoratore di serie tv. Sportivo moderato, non si separa mai dalla bicicletta per muoversi in città e passerebbe le sue giornate a nuotare.

La cosa di me che mi piace di più.

Cerco di capire e conoscere ogni cosa nella quale mi imbatto.

Il mio principale difetto.

Sono davvero poco paziente!

Il mio momento più felice.

Tanti. Scelgo il giorno in cui ho vinto il posto in Orchestra Haydn.

Il luogo dove vorrei vivere.

Torino.

Il mio piatto preferito.

Più che un piatto, mangerei Parmigiano Reggiano ogni momento!

Non sopporto…

La superficialità.

Nel mio frigorifero non manca mai…

Ovviamente il Parmigiano Reggiano!

Sono stato orgoglioso di me stesso quella volta che…

Lo sono tutte le volte che riesco a soddisfare una richiesta di aiuto.

Dove mi vedo fra dieci anni.

A camminare sui sentieri delle nostre montagne.

La prima cosa che faccio al mattino.

Ascoltare un podcast leggero e divertente, mentre faccio colazione

Il mio film preferito.

Diversi, ma scelgo C’era una volta in America.

Il superpotere che vorrei avere.

Il teletrasporto tipo Star Trek.

Il mio sogno ricorrente.

Un incubo direi, cadere da grandissime altezze.

Il mio ultimo acquisto.

Un televisore.

Cosa apprezzo di più del luogo in cui vivo? 

Ovvio: le nostre montagne.

Amo il mio lavoro perché.

Anche se spesso è faticoso… chi non ama la musica?

La persona che ammiro di più.

In generale chi riesce ad essere se stesso senza bisogno di sembrare altro.

L’oggetto a cui sono più legato.

Volente o nolente il mio violino.

Del mio aspetto non mi piace.

Non riesco proprio a farmi piacere il mio viso.

La mia maggiore paura.

Non avere punti di riferimento intorno a me.

Il mio colore preferito.

Sono maschio, incapace perciò di vederne più di 16. Una via di mezzo tra un verde scuro e un blu scuro.

Il mio primo ricordo.

Mia madre che mi accompagna all’asilo.

Rubriche

Editoriale

Le nonne attiviste

11 anni fa, in occasione del 25 aprile, ebbi l’occasione di conoscere Estela De Carlotto, leader ...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

La salute mentale è un diritto

Secondo un’indagine del 2022 quasi l’85 per cento delle ragazze e dei ragazzi altoatesini conside...

Mostra altri
Senza Confini

Un atelier tutto per sé: i ritratti fotografici di Ilka R...

Fra i numerosi ebrei che giunsero a Merano a partire dal 1832 diverse erano le provenienze geogra...

Mostra altri
Scorci del capoluogo

La via dedicata a Wolfgang von Goethe

Via Goethe: è una via importante, sia perché collega piazza Domenicani a piazza Erbe, sia perché ...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
Racconti dalla Bassa

L’Allmende tra Caldaro e Cortaccia

Chiunque oggi attraversi la Bassa Atesina tra Bolzano e Trento incontra un territorio quasi inter...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
La Scena Musicale

Hubert, il pusterese americano

Lo avevamo annunciato con un certo anticipo, al ritorno di Hubert Dorigatti da Nashville, capital...

Mostra altri
La Scena Musicale
Balconorto

Rocky

È stata una domenica difficile; il nostro canarino Rocky, non c’è più; lui che – insieme a ...

Mostra altri
Balconorto
#qui_foodstories

Carote di sfoglia ripiene

Ingredienti Pasta sfoglia rettangolare1 tuorlo d’uovoPaprica in polvere q.b.1 puntina di colorant...

Mostra altri
#qui_foodstories