Bolzano Scomparsa: prosegue il racconto

Cultura e spettacolo | 20/5/2021

In queste ultime settimane è uscito per Curcu Genovese l’ultimo volume della fortunata serie di cronache della città di Bolzano, compilate con grande dedizione dal giornalista, disegnatore e – appunto – divulgatore storico Ettore Frangipane. 
Il grande merito di questi volumi – tutti facilmente reperibili nelle biblioteche del capoluogo e della provincia – è quello di basarsi su quanto è apparso sulla stampa locale dal 1850 al 1950. Con tutti i suoi limiti i giornali altoatesini, in lingua italiana, ma soprattutto tedesca fino al primo dopoguerra, hanno riverberato i fatti più importanti della vita politica, sociale, culturale e della cronaca. E appunto il recupero di tali cronache – altrimenti sepolte sotto la polvere del tempo, specie per quando riguarda gli “eventi minori” – è il primo pregio del grande lavoro svolto da Frangipane. Il secondo aspetto di tale riscoperta attiene all’interpretazione e alla contestualizzazione di tali cronache, un prezioso processo tutt’altro che desueto anche nei giorni nostri caratterizzati dalla persistente difficoltà di distinguere le notizie vere da quelle false e – non ultimo – i fatti dalle opinioni. 

Il dodicesimo volume delle cronache di una Bolzano – lo possiamo oggi dire con certezza – davvero un po’ meno “scomparsa” rispetto a prima – prende le mosse da un tema di stretta attualità come quello della pandemia, ricordando l’impatto che ebbe la febbre spagnola quando arrivò a Bolzano nel corso della “grande guerra”. 
Nel volume non manca l’eterno tema etnico, con un capitolo dedicato al nome “Alto Adige” che – viene ricordato – venne coniato niente meno che da Napoleone. 
Molte poi sono le sorprese inaspettate, come sempre è accaduto nei diversi volumi della collana. 
Come la presenza a Bolzano nel ‘600 di una famiglia di liutai davvero importanti, come gli Albani. Non mancano le tristi storie di guerra, così come le notizie di “colore” che non guastano e furono onnipresenti nelle cronache. Anche Bolzano Scomparsa è un volume davvero gustoso per chi ha a cuore la storia del capoluogo, tutt’altro che noiosa e scontata. Provare per credere. 

Autore: Lu.S.

Rubriche

Editoriale

Un lavoro “giusto”

A cinque anni di distanza dalla rilevazione effettuata su questo tema nel 2019, l’Istituto altoat...

Mostra altri
Editoriale
Senza Confini

Non c’è autonomia senza responsabilità e solidarietà

La Repubblica italiana, per quanto “una e indivisibile”, “promuove le autonomie locali”. La Costi...

Mostra altri
Senza Confini
Scorci del capoluogo

Con una via si ricorda Werner von Siemens

Tra le vie della zona industriale dedicate a protagonisti di scienza e tecnica vi è via Werner vo...

Mostra altri
Scorci del capoluogo
La Scena Musicale

Davide Burattin: Dropout nuovo capitolo

Sono trascorsi due anni da quando il bolzanino trapiantato a Osaka Davide Burattin – in arte Drop...

Mostra altri
La Scena Musicale
Racconti dalla Bassa

L’importanza dei ponti sull’Adige

Pons Drusi è i primo nome noto dell’odierna Bolzano. Dove esattamente si trovasse questo strategi...

Mostra altri
Racconti dalla Bassa
Tra storia e architettura

Aliza Mandel: la storia di un’artista e del suo peregrinare 

La sua fu una vita segnata dagli spostamenti continui, dai traslochi, dai nuovi inizi in nuovi am...

Mostra altri
Tra storia e architettura
#qui_foodstories

Meringata al limone

Ingerdienti Per la pasta frolla(stampo da crostata da 24 cm con fondo amovibile)200 g farina 0010...

Mostra altri
#qui_foodstories