Nel 2018 nella casa di riposo Villa Armonia, morì Mariasilvia Spolato. Molti la conoscevano per essere stata una senzatetto che nei mesi freddi cercava rifugio presso la Biblioteca Civica o presso il Centro Trevi. Fu un articolo del giornalista Luca Fregona sulle pagine dell’Alto Adige a svelare una storia per molti incredibile e cioè che Mariasilvia negli anni ‘70 era stata la prima donna italiana a dichiarare pubblicamente il proprio amore per una donna. L’articolo fu letto anche da una scrittrice triestina, Donata Mljac Milazzi, che venne a Bolzano per il funerale della donna e cominciò a ricostruire la sua storia, che ora raccolta in un libro, dal titolo “Da un pugno di polvere, la biografia della prima donna che ha compiuto coming out in Italia”.
Qui Bolzano ha intervistato Donata Mljac Milazzi.
La prima domanda è d’obbligo: chi era Mariasilvia Spolato?
Mariasilvia Spolato è stata importante per quanto riguarda le lotte di rivendicazione femministe, soprattutto perché è stata la prima donna a dichiararsi omosessuale. Questo ha avuto delle conseguenze pesantissime sulla sua vita. Mariasilvia era una insegnante ed era anche un’autrice che aveva scritto nel 1972 per Zanichelli il libro “Gli insiemi e la matematica”. Nello stesso anno aveva anche realizzato quello che è il testo fondamentale e di rivendicazione dei diritti degli omosessuali dal titolo “Il movimento omosessuale di liberazione”. Mariasilvia era anche una poeta e sono riuscita a recuperare due poesie sue. Mi hanno detto che scriveva poesie bellissime che purtroppo non sono arrivate a noi.
Ci ha spiegato l’importanza di Mariasilvia, ma c’è un episodio che le ha cambiato la vita…
L’8 marzo 1972 per Maria Silvia è stata una data fondamentale perché durante una manifestazione femminista a Campo de’ Fiori a Roma partecipa anche Jane Fonda, e questo attrae giornalisti e fotografi delle grandi testate. Per farla breve: la fotografia di Mariasilvia che porta un cartello con la scritta “Fronte di liberazione omosessuale” finisce sul settimanale Panorama a corredo di una intervista a Simone De Beauvoir. Questa foto e la relativa visibilità nazionale hanno ripercussioni importanti sulla vita di Mariasilvia. Lei che insegnava nella scuola è stata prima demansionata e poi dichiarata inadatta all’insegnamento e allontanata. Per lei questo fu un colpo durissimo cui si è aggiunto di lì a poco anche l’allontanamento dalla sua famiglia. Furono colpi durissimi dai quali non si riprese più.
Mariasilvia si uscì dalla vita pubblica ed ha cominciato inizialmente a fare la spola tra Roma e Bolzano, acquistando l’abbonamento e dormendo sui treni. E, finiti i soldi, ha cominciato a vivere in strada a Bolzano, dove per fortuna ad un certo punto ha potuto essere sostenuta dalla rete dei servizi sociali. Mi sono fatta una idea. Mariasilvia sapeva scrivere, aveva contatti ed avrebbe avuto la possibilità di riqualificarsi, ma io penso che abbia scelto di uscire dalla società che la avevo ferita così profondamente.
“Da un pugno di polvere, la biografia della prima donna che ha compiuto coming out in Italia” di Donata Mliac Milazzi (Rossini Editore) verrà presentato presso la Biblioteca Claudia Augusta (c/o Centro Trevilab) lunedì 22 aprile prossimo, alle ore 17.30.
Sarà presente l’autrice in dialogo con Sara degli Agostini, Luca Fregona e Lorenzo Zambello. L’evento è organizzato da Centaurus in collaborazione con la Biblioteca Provinciale italiana Claudia Augusta e GocceTropfen.
Autore: Till Antonio Mola