Anna Pezzetta: giovane promessa del pattinaggio

Attualità | 21/3/2024

Il pattinaggio artistico è uno delle discipline più seguite alle Olimpiadi Invernali e da qualche edizione è stata introdotta anche la prova a squadre. Da quando si è ritirata Carolina Kostner, la prova femminile costituisce l’anello debole della nostra squadra, proprio ora che siamo competitivi nelle altre tre specialità. Tuttavia, nei prossimi anni questa tendenza proverà ad essere invertita da Anna Pezzetta, giovanissimo talento bolzanino in rampa di lancio in questo sport. Andiamo a scoprire la sua storia e a conoscere i suoi obbiettivi futuri.

Ciao Anna, raccontaci un po’ chi sei… 

Sono Anna Pezzetta, sono nata a Bolzano nel 2007 e qui sono cresciuta; ho frequentato la scuola a Bolzano fino a quando mi sono spostata alla scuola di Egna, dove mi allenavo.  Al momento sto finendo il liceo linguistico. 

Quando hai iniziato a pattinare?

Ho iniziato quando ero molto giovane, avevo cinque anni. Mio fratello giocava a hockey e io mi trovavo spesso al palaghiaccio, quando, un giorno, ho voluto provare a pattinare anche io e i miei genitori mi hanno iscritta a dei corsi a Bolzano. Da quel momento non ho più smesso.

Dove ti alleni?

Da settembre 2023 purtroppo non mi alleno più ad Egna, ma mi alleno al forum di Assago, a Milano. L’Arena di Egna ci ha comunicato che non ci sarebbe stato più posto per noi dell’artistico e che avrebbero tenuto solo la danza sul ghiaccio a Egna. Abbiamo deciso così, io e il mio team, di spostarci ad Assago. 

Ci descrivi una tua giornata tipo?

La mattina mi sveglio per le 7 e dopo la colazione vado alla pista per iniziare gli allenamenti che durano dalle 9 circa alle 15. Si inizia con il riscaldamento a secco e poi con l’allenamento sul ghiaccio, e finisco con danza oppure ginnastica, in base ai giorni. Finiti gli allenamenti vado a casa per seguire le lezioni scolastiche online. In mezzo alla giornata cerco di fare stretching per recuperare dagli allenamenti. Finite le lezioni preparo la cena, mi rilasso guardando delle serie tv e vado a dormire.

Quante volte a settimana ti alleni e quanti sacrifici ci sono dietro a tutto questo?

Mi alleno sei volte a settimana, sicuramente i sacrifici sono tanti sia da parte mia sia da parte di chi mi supporta in questo percorso, a partire dalla mia famiglia e a tutto il team che mi segue. Sono sacrifici che faccio perché amo questo sport e pattinando da quasi tutta la mia vita ormai non li vedo nemmeno più come “sacrifici”, ma quasi come la normalità.

Che cosa ti piace di più di questo sport?

La cosa che mi piace di più è scivolare sul ghiaccio e saltare, ma anche viaggiare per le gare e incontrare nuovi amici che vengono da paesi diversi.

Hobby?

Sì, ne ho diversi, ma purtroppo non ho tantissimo tempo per praticarli. Mi piace nuotare, andare al cinema e fare shopping oppure semplicemente passare del tempo con gli amici. Una cosa che mi manca molto è giocare con i miei animali domestici (cani e gatti) che purtroppo non riesco più a vedere molto, non abitando più a casa.

Obiettivi futuri?

Preferisco rimanere sul vago, sono molto scaramantica (ride n.d.r.). Sicuramente dare il meglio di me stessa in tutto quello che faccio. L’obbiettivo e il sogno principale sono ovviamente, come per tutti gli atleti, le olimpiadi.

La città di Bolzano ti ha aiutato a raggiungere i tuoi obbiettivi?

Di recente sono stata inserita nel “progetto elite” che sostiene economicamente, attraverso la Südtirol Sporthilfe, gli atleti nel periodo preolimpico. È un aiuto molto importante di cui sono molto grata.

Autore: Niccolò Dametto

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