Quello della Visitazione è un coro che non vuole solo cantare, ma anche riportare in vita ricordi e memorie. Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Loris Bortolato, direttore del coro.
Qual è l’intento del vostro coro?
Direi che l’intento principale è emozionarci cantando e, contemporaneamente, contribuire ad emozionare le persone che ci ascoltano. Perché emozionare? Perché spesso eseguiamo canti popolari che sono fortemente radicati nella tradizione e sono quindi in grado di evocare ricordi, rappresentando un ritorno al passato.
Da quante persone è composto il coro al momento?
Il coro è composto da 23 elementi. Attualmente la maggioranza è femminile, con 18 donne e 5 uomini. Per me, in qualità di direttore di coro, è un’esperienza nuova dato che ho sempre lavorato esclusivamente con voci maschili. Devo quindi cercare canzoni e tonalità adatte anche alle signore, evitando che le voci maschili prevalgano.
Si ricorda qualcosa dei primi momenti di quando è nato il coro?
Sì, certo. Ho percepito immediatamente la loro fiducia in me. Ho subito comunicato loro che questa esperienza era nuova anche per me, ma che avrei fatto del mio meglio per rendere le cose piacevoli. Da subito si è instaurato un rapporto di fiducia tra di noi, si sono aperti immediatamente con me, sicuramente facilitati dal fatto che, essendo anch’io del quartiere, mi conoscevano già.
Cosa ha portato le persone a far parte di questo coro?
Io vedo in loro una grande voglia di mettersi in gioco e una grande voglia di fare. Ci sono delle signore che si prendono la briga di preparare tutti gli spartiti con le musiche, di fare le fotocopie per tutti i membri e molte altre cose. Gli uomini si occupano principalmente dell’allestimento, quindi la preparazione di tutti gli strumenti e la sistemazione delle sedie. Alla fine delle canzoni, quando riusciamo a ottenere un risultato concreto, vedo in loro la gioia di essere riusciti a costruire qualcosa tutti insieme.
Autrice: Sara Rosca COOLtour