In occasione della giornata internazionale della donna, sul nostro giornale torna una rubrica che nel recente passato è stata dedicata a mettere in luce figure femminili particolarmente significative nel nostro panorama locale. Per l’occasione abbiamo incontrato Claudia Tomio, responsabile dei progetti di Pari Opportunità messi in atto dal Comune di Merano.
Laureata in lingue, Claudia Tomio è stata per molti anni stimata traduttrice del Comune di Merano. Ma il suo impegno per i diritti delle donne ha segnato il cammino delle Pari Opportunità del Comune di Merano.
Dottoressa Tomio la Sua carriera potrebbe essere presa ad esempio dalle giovani donne che si affacciano allo studio o al mondo del lavoro. Due anni e mezzo fa Lei si è concessa di rinnovarsi e lanciarsi in una nuova stimolante sfida.
Sì, non nego che ci siano voluti coraggio e una buona dose di incoscienza. Passare dal ruolo di traduttrice a quello di dirigente (ndr dell’Ufficio Scuole, Istruzione e Giovani ) ha comportato un grande cambiamento professionale ma anche personale e un moltiplicarsi di impegni e responsabilità. Ma si è anche aperto un capitolo che – al di là dei molti problemi da risolvere – regala soddisfazioni e occasioni di crescita. Questo soprattutto grazie alla possibilità di attivarsi in settori cruciali quali la prima infanzia, la scuola, la ristorazione scolastica, le politiche giovanili. Ho mantenuto tra l’altro appunto anche l’impegno nel campo delle Pari Opportunità, che seguivo anche prima.
Vicino alla vita professionale lei è riuscita ad essere anche moglie e madre. Era difficile conciliare famiglia e carriera?
Conciliare queste due sfere della vita è una grande sfida per tutte le donne. Non si tratta solo di essere brave a barcamenarsi tra famiglia e lavoro, si tratta soprattutto – durante un’esperienza totalizzante come quella di avere e crescere un figlio – di riuscire a mantenere intatte lucidità, impegno e passione anche a livello professionale.
La conciliazione è un nodo cruciale e sento di dover mettere in guardia le giovani donne dal considerare il part time l’unica soluzione possibile. Perché il part time ci penalizza dal punto di vista retributivo e pensionistico: credo che per riuscire a coniugare lavoro e carriera servano orari flessibili e, soprattutto, la collaborazione fattiva dei compagni o mariti.
Ciò che trovo particolarmente stimabile in Lei è l’impegno profuso per molti anni per il rispetto dei diritti delle donne e le pari opportunità.
Partendo dalla condizione di privilegio di donna con un buon lavoro, un’indipendenza economica e una vita di coppia all’insegna del rispetto, ho sempre sentito il dovere di impegnarmi a favore di donne meno fortunate, vittime di discriminazioni, violenze, molestie. L’impegno è iniziato con il Comitato pari opportunità del Comune, con cui ho lavorato quasi vent’anni a favore delle dipendenti comunali. Ben presto si è aggiunta la collaborazione con l’Ufficio Pari Opportunità, che attua interventi a favore di tutte le donne meranesi.
Cosa fa concretamente l’Ufficio Pari Opportunità del Comune?
L’Ufficio ha il compito di supportare tutte le donne di Merano sia rilevando esigenze e situazioni di disagio e attivando interventi ad hoc, sia valorizzando i talenti e la creatività femminile favorendo l’empowerment e l’autodeterminazione delle donne.
Quali sono state le conquiste da voi messe in atto fino ad oggi?
In vent’anni abbiamo messo in atto degli interventi in larga parte innovativi, e abbiamo avuto un ruolo da apripista per altre Amministrazioni anche oltre i confini di provincia e regione. In particolare In primis voglio segnalare i due Piani per l’Uguaglianza tra donne e uomini 2013-2017 e 2020-2024, documenti strategici e programmatici che contengono azioni positive a favore delle donne di Merano.
Autrice: Rosanna Pruccoli